Con le sue carni rosa e il suo sapore pregiato, il salmone è spesso presente nei nostri piatti per impreziosire fresche insalate, per condire sughi leggeri o per farcire panini golosi. Il suo gusto intenso e saporito lo rende un alimento versatile e molto importante all’interno di una dieta sana ed equilibrata, anche perché è ricco di grassi omega 3, fondamentali per aiutare il nostro organismo e il suo sistema cardiocircolatorio e per tenere sotto controllo pressione e colesterolo. Ma non solo. Le sue proprietà sarebbero utili anche per mantenere la pelle sempre fresca e giovane, per combattere la depressione e i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce.
Via libera quindi a scorpacciate di salmone, alimento buono che ci rende più sani e belli. In realtà però non è proprio così. Per godere appieno delle sue proprietà, infatti, è bene scegliere con accortezza la sua provenienza, preferendo il salmone selvaggio a quello di allevamento.
Salmone selvaggio e salmone d’allevamento
Siamo abituati ad immaginare un salmone mentre risale la corrente dei fiumi o mentre nuota liberamente negli oceani e nei mari del nord. Ma, in realtà, la maggior parte di quello presente oggi nei banchi del mercato proviene dagli allevamenti della Norvegia. È un pesce molto comune, usato in tanti piatti soprattutto come base principale per il sushi. A causa della grande richiesta, gli allevamenti intensivi negli ultimi anni sono aumentati a dismisura.
Questa pratica però non riscontra grandi favori. Sotto accusa sono i mangimi e gli ormoni con cui vengono cresciuti i pesci, i coloranti che vengono utilizzati per dare un sano e invitante colore alle carni e l’impatto ambientale. Escrementi e sostanze inquinanti provenienti dagli allevamenti verrebbero, infatti, riversati in mare. Ovviamente il tipo di regime alimentare, a cui sono sottoposti i salmoni in queste circostanze, fa quasi svanire quelle proprietà che lo rendono un alimento da preferire per una dieta sana ed equilibrata.
Il salmone selvaggio
Quando si parla di salmone è bene quindi stare molto attenti a quello che si sceglie. Il salmone selvaggio rimane, infatti, un ottimo alimento. Sceglierlo con cura diventa una priorità per portare a tavola un prodotto sano e di qualità. Inoltre tante specie di salmone, a causa di una pesca eccessiva e di fattori ambientali, come il riscaldamento globale e la modifica di habitat naturali, hanno portato ad una vertiginosa diminuzione dei diversi esemplari presenti in natura. Bisogna quindi non mangiare più salmone? La risposta è no. È necessario piuttosto saperlo scegliere. Il salmone dell’Alaska è un prodotto di eccellenza e la sua provenienza è garanzia di un alimento naturale che vive nei freddi mari del nord, dove gli allevamenti sono vietati per legge e una rigida politica di controllo della pesca ne garantisce la riproduzione. Per questo mettere in tavola questo prodotto è una sicurezza.
Il migliore salmone? Il Red King, o reale selvaggio. Pesca sostenibile, carne pregiata e gusto unico.
Ercoli porta nei vostri piatti il miglior Salmone selvaggio dell’Alaska
Da anni la nostra priorità è quella di servire il buon cibo. Qualità e sicurezza sono le nostre parole d’ordine. Per questo nei nostri locali da Ercoli troverete solo il miglior salmone selvaggio proveniente dall’Alaska. Un pesce che cresce nel suo habitat naturale, in un ambiente incontaminato e che si nutre esclusivamente di ciò che la natura gli offre. Da noi gusterete il vero salmone con la sua carne poco grassa e un intenso sapore di mare. Un prodotto buono e sopratutto sano, perché naturale.